Creative Action against Discrimination

Teatro

I laboratori teatrali sono spesso associati ad un approccio molto giocoso, ma allo stesso tempo offrono ai partecipanti un’esperienza complessa dove sono in gioco la mente, il linguaggio verbale e corporeo, la consapevolezza del proprio corpo nell’ambiente, le emozioni e le sensazioni provate.

Il teatro è un linguaggio che permette alle persone di rappresentare e condividere la loro visione del mondo, le loro relazioni ed esperienze. Drammatizzando i paradigmi, i valori, i meccanismi e le contraddizioni della società attuale, il teatro può fornire una valida piattaforma per esplorare e discutere i concetti di discriminazione, identità, potere, privilegi e stereotipi con uno sguardo critico.

Grazie al gioco di ruolo (role playing), il teatro permette alle persone di esplorare altri punti di vista e sentimenti, comprendere gli altri incarnando momentaneamente la loro vita e le loro esperienze. Il teatro è anche uno strumento di conoscenza, di sé stessi, degli altri e del mondo. Il razzismo e la discriminazione nascono da squilibri di potere, pregiudizi e stereotipi che impediscono alle persone e agli attori sociali di realizzare scambi significativi, dialogare e crescere. Poiché insegna facendo, il teatro è uno strumento pratico e una potente forza motrice che aiuta le persone a prendere coscienza, analizzare e trasformare la loro realtà. Ha un forte impatto in quanto genera relazioni significative e coinvolge non solo intellettualmente ma anche emotivamente, attivando intelligenze multiple.

Imparare a usare il proprio corpo, parlare, recitare, fanno ricorso a un tipo di processi mentali difficile da attivare in altri modi.

L’uso dello spazio è cruciale nel teatro, ma la concezione e l’uso dello spazio differiscono nelle varie culture. Lavorare nello e con lo spazio aiuta a creare competenza e consapevolezza interculturale e a capire come i rapporti di potere influenzino le nostre possibilità di essere inclusi o esclusi da certi spazi. Il razzismo e la discriminazione avvengono nello spazio e possono essere affrontati e visualizzati utilizzando lo spazio in modo performativo.

Anche il tempo è essenziale, poiché il teatro fa attenzione a mantenere un ritmo emotivo. Fornire il giusto tempo e ritmo al dialogo e alle interazioni può aiutare a costruire una relazione positiva e gestire il conflitto in modo costruttivo. Essere consapevoli di questa dimensione può fare la differenza.

Fare teatro nel contesto di un laboratorio implica avere a che fare con le dinamiche di un gruppo. Lavorare con un gruppo significa considerare le diverse opinioni e percezioni di ciò che accade e gestire queste differenze per raggiungere un obiettivo comune. Essere in un gruppo aiuta le persone a mettere in discussione e ad ampliare la propria personale visione ed esperienza del mondo, ad affrontare i propri pregiudizi, ad accettare e interagire con altre idee. Interagire in un gruppo diversificato favorisce la capacità di impegnarsi in relazioni con persone diverse, superando la paura e l’imbarazzo.

Così come si può usare il teatro come strumento di lavoro contro la discriminazione, si può anche invertire la rotta e usare le competenze in ambito di intercultura e anti discriminazione per arricchire il proprio lavoro teatrale. Il gioco di ruolo consiste nell’entrare in empatia con le altre persone e assumere la loro prospettiva. Le riflessioni sulla discriminazione e il privilegio possono essere incorporate nella pratica teatrale nello stesso modo in cui affrontare il tema del ruolo è un aspetto necessario del lavoro teatrale. La consapevolezza delle molteplici dimensioni della complessità umana può fornire le basi per lavorare sulla complessità di un ruolo. In ultimo, ma non meno importante, l’approccio teatrale può sensibilizzare le persone alla diversità e introdurre al lavoro contro la discriminazione chi non si è mai avvicinato prima a questo argomento. 

In altre parole, il teatro è uno strumento perfetto per lavorare contro la discriminazione!

I laboratori teatrali comprendono una grande varietà di metodi, compreso il Teatro dell’Oppresso (TO) per riflettere, discutere e chiederci: “cosa posso fare per creare un mondo migliore?”.

 

Link ai toolkit: 

www.caad-project.eu/it/toolkit/